476 d. C. |
800 | 1096 | 1291 |
1492 |
Inizio del Medioevo | Compaiono i guerrieri a cavallo | Epoca dei crociati | Età d’oro dei cavalieri |
Fine del Medioevo |
In ogni paese in cima alla scala sociale c’era il duca, il principe, il re o l’imperatore. La gente credeva che lui solo avesse ricevuto da Dio il diritto di governare. Il governante concedeva terra e privilegi ai nobili e ai signori del luogo che promettevano di combattere per lui.
In cambio di protezione e di un po’ di terra il cavaliere prometteva di combattere per uno o per l’altro signore. A sua volta il cavaliere non aveva alcun obbligo nei confronti del signore che veniva meno alla parola data. Questo tipo di organizzazione sociale, basato sulla terra, era il cosiddetto “sistema feudale”, che cominciò a disgregarsi già nel corso del Medioevo, quando i re per finanziare le loro guerre cominciarono a chiedere sempre più spesso prestiti ai banchieri.
In Europa i soldati combattevano a cavallo fin dall’inizio del Medioevo, ma fu solo dopo il IX secolo che apparvero veri e propri eserciti a cavallo, che erano considerati forze speciali o di élite, perché potevano consentire ai signori che ne disponevano di conquistare il potere, essendo veloci e con capacità nettamente superiori rispetto a chi doveva muoversi a piedi.
I guerrieri a cavallo divennero poi una potenza micidiale grazie alle staffe, un’invenzione cinese che giunse in Europa nell’VIII secolo. Le staffe sostenevano le gambe del cavaliere, permettendogli di reggersi saldamente in modo da riuscire a combattere con maggior forza.